Uomo politico e generale messicano. Dopo una rapida carriera militare, divenne
capo del Partito conservatore e, durante la guerra civile (1858-60), presidente
della Repubblica (1859). Sconfitto da Benito Juàrez a Capulapàn
(1860), fu costretto a fuggire, prima a Cuba e poi in Europa. Tornato in Messico
al seguito di Massimiliano d'Asburgo, fu da questi nominato gran maresciallo. Fu
fucilato con lui dopo la sconfitta di Querétaro (Città del Messico
1832 - Querétaro 1867).